Le profezie del Ragno Nero dal 2011 al 2020
di Enrico Baccarini© – Schwarze Spinne, letteralmente il Ragno Nero, fu un monaco e veggente cistercense vissuto nel XVI secolo tra Ratisbona, Monaco ed Augusta. Conosciuto anche con l’epiteto di Monaco Nero, il profeta visse sotto il regno di Albèrto V di Wittelsbach duca di Baviera, detto il Magnanimo. Dalla sua morte, e dopo circa due secoli di oblio, senza ancora un nome che ce ne abbia fatto conoscere la vera identità, le sue profezie rimangono tra le meno studiate ma tra le più dettagliate che questo ambito di studi ricordi.
Il Ragno Nero ricevette questo curioso nome poiché ogni sua pagina profetica fu firmata con inchiostro nero e con un piccolo simbolo a forma di ragno. Nel corso della sua vita il monaco scrisse migliaia di strofe, una per ogni anno, fino alla data del 07 giugno 3017.
Tra i principali studiosi e lettori delle profezie del Ragno Nero troviamo Ludwig Birzer, coordinatore del gruppo di ricerca esoterica di Adolf Hitler.
Birzer ritradusse le profezie per il Furher predicendo, tra le altre cose, che se il Reich avesse iniziato la guerra prima del 1943 Berlino sarebbe stata distrutta. Hitler non volle dar troppo credito all’esoterista, non seppe attendere, e nel 1939 decise di andare verso il proprio destino attaccando la Polonia. La storia ci mostra come proprio questa mossa avesse segnato il lento ed inesorabile declino dell’impero del terrore nazista. Una mera casualità?
Birzer non poteva conoscere così profondamente le mosse del suo Furher per cui non modificò questa profezia, i documenti storici ci dicono però come avendo riscontrato numerosi pronostici non favorevoli alla Germania nazista, Birzer li avesse prudentemente modificati per adattarli alle velleità e ai desideri di Hitler. Pensiamo che l’esoterista del Furher mai si sarebbe aspettato che l’invasione della Polonia potesse effettivamente segnare l’inizio della fine per il III Reich.
Le predizioni del Ragno Nero sono molto accurate e descrivono il futuro come denso di angoscia ed oscurità, situazioni originate dagli errori di una umanità mai capace di “apprendere la parola divina“. Personalmente siamo lontani dagli allarmismi o dai catastrofismi sullo stile 2012, ma come portegli dare torto? La lettura antropologica che abbiamo certato di dare a queste profezie non inficia assolutamente il loro valore intrinseco ma le pone come un monito, un avvertimento filosofico e morale a prendere coscienza di quanto l’autodistruzione possa essere alle porte.
I brani che seguono sono tratti direttamente dalle profezie originali del Ragno Nero. Avanzando nella lettura sarà sempre più manifesta la visione apocalittica, escatologica, delle sue visioni. Nella loro drammaticità le profezie contengono al loro interò però l’elemento del riscato, la salvazione che porterà nuovamente l’umanità alla sua redenzione.
Renzo Baschera, Le profezie del ragno nero, La storia dell’umanità da oggi al 2000, 1972, Armenia Editore.
si veda anche
Renzo Baschera, Le profezie del ragno nero. Una finestra aperta sull’inquietante storia futura dell’umanità, Armenia, 1998 – 208 pagine
Il decennio 1990-2000 viene descritto come “il tempo della cenere”, forse quella dei valori morali sui quali l’uomo aveva fondato la propria realtà ma che sembrano essere stati ignorati e distrutti. Il profeta descrive il decennio 2001-2010 come il ”decennio della paura”. “Quando l’umanità sarà alla fine del Millennio, avrà raggiunto la sommità del colle e dall’alto vedrà la distruzione di un tempo e la strada che porta al nuovo Paradiso Terrestre. La prima generazione che passerà su quella strada sarà una generazione dolorante perché faticosa sarà la strada per riconquistare le gioie dello spirito.” Il prezzo per “le gioie dello spirito” sarà il passaggio sotto “il ponte dei cinque dolori”.
Il decennio 2011-2020 sarà invece il ”decennio della follia” cui seguirà un ”decennio di assestamento” dopo il quale l’uomo perderà molte delle conoscenze tecnologiche acquisite e assisterà alla venuta del Principe Nero.
La voce dell’Anticristo sarà però una “una voce nuova, che demolirà il tempio”. Ecco la descrizione che ne fece il Monaco tedesco:
Eccolo! Scende dalla strada del sole su un cocchio trainato da quattro cavalli neri. Il suo manto ha il colore della neve. La sua voce ha l’impeto del tuono. La sua mano è ferma, il suo gesto è comando. Laggiù, tra le pietre dell’ultimo anfiteatro scorre il sangue.
Le tavole della legge saranno gettate nella polvere e calpestate dal ferro dei cavalli. Uomini!, sventurate creature striscianti, il Principe vi porta la sua legge:
godete fino all’ebbrezza e sarete felici; adorate Cesare e sarete esaltati; rubate e sarete onorati. […] Il Principe Nero terrà banchetto nell’atrio del cupolone e mille pescatori incenseranno la sua mano: una mano che stringe in pugno il potere di vita e di morte, una mano che annienta e crea, una mano che benedice e distrugge. […] Piangete madri! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squarciate il vostro grembo. […] L’uomo non nascerà più da donna perché è arrivato Lui, l’ultimo figlio di Osiride. Così era scritto. […]
Così chiudiamo la finestra sulla vigna del padre […] ma non piangete. […]
E’ ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Cosi fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell’infinito. […]
Sarà questo il canto delle sei legioni che varcheranno il fiume. Attenti alla palude. Qui cadrà l’ultima speranza del piccolo Cesare. Ci saranno i segni del cielo. Ci saranno le voci dei morti. Ci saranno i lamenti dei vivi.
Ancor più terribile sembra il periodo che seguirà. I “Cavalieri d’acciaio solcheranno le nubi e grideranno al tempo la parola del Principe funesto. E il seme [della sua parola] germoglierà. E il seme spronerà l’uomo a combattere l’uomo. […] «Prendetevi la messe», comanda il Principe Nero. E la messe sarà cenere. «Prendetevi la luce» e la luce sarà tenebre. «Prendetevi la casa del padre… » Le pecore siedono a tavola dove c’è il vino, il formaggio e il pane, mentre il pastore pascola nel prato”.
La parola dell’Anticristo continuerà a distruggere l’uomo, sarà a questo punto che per il Ragno Nero molte chiese si uniranno ed organizzeranno l’ultima crociata: protestanti, anglicani, ortodossi, cattolici, perfino cristiani ed islamici troveranno la loro unità nella comune lotta contro il male ultimo. L’Anticristo vincerà ancora passando “sui mantelli degli ultimi mercanti dell’anima”. Tutto ciò sarà interrotto dall’avvento del “nuovo Giuda” che tradirà il Principe Nero, affinché “il coltello di Caino sarà pulito in una bandiera che avrà il colore del latte e del sole”, (la bandiera Vaticana?).
L’umanità passerà momenti terribili e “periranno sopratutto coloro che hanno indossato la veste tessuta d’oro e di potere”. Verrà distrutto “tutto ciò che ha portato l’uomo a distruggere”. Tutto sarà cenere e sulla cenere “ritornerà a cantare la cicala”. L’umanità riuscirà a salvarsi, a riscattarsi e a sconfiggere il male e “il tempo dell’uomo di carne finirà, lasciando il posto all’uomo di spirito“.
Dalle profezie del Ragno Nero si intuisce inoltre come la nostra specie sarà afflitta da altri due diluvi e da un “fuoco e l’altro di stelle“, ma questi tempi sono ancora a noi molto distanti! Per fortuna 🙂
Quest’ultimo cataclisma stellare è identificabile verosimilmente con il 07 giugno 3017, data in cui si interrompono le profezie del Ragno Nero. E’ curioso notare in questo caso come il monaco supponga per la nostra distruzione finale qualcosa di simile ad una ecatombe meteorica, fenomenologia del tutto ignota nel medioevo in cui il monaco scrisse ma ancor più, laddove presente, sempre indicata come qualcosa di localizzato e mai globale.
Per maggiori dettagli si veda il sito Le Profezie del Ragno Nero oppure questo sito escatologico
Nell’interesse di coloro che studiano queste fenomenologie riporto le profezie che il Ragno Nero scrisse e ‘vide’ per il periodo che va’ dal 2011 al 2020.
2011 – Il seme lunare
La terra è la madre ricca.
L’oro e l’argento sono i cugini poveri.
Ma lasciate che la terra si sgravidi dei suoi veleni.
Nel grande solco verrà gettato il seme lunare, i cui germogli avranno la forma di una stella.
L’animale, la terra e l’uomo cresceranno tutti nella stessa misura. E la terra produrrà pane per sfamare i padri, I figli e i figli dei figli.
Dall’Oriente giungerà un nuovo frutto, che sarà una valida medicina per il male del latte.
Del grande sogno rimarrà l’ombra.
Della grande speranza rimarrà sempre la speranza. Più lingue saranno una sola lingua. E la lingua delle catacombe sarà parlata intorno alla grande tavola.
Anche il principe-cuore, che giungerà nella capitale delle torri al tempo della vendemmia, parlerà la lingua delle catacombe.
Ombre scomparse sui patiboli di tutto il mondo ritorneranno sulla terra per chiedere giustizia.
Si apriranno gli ossari, scopriranno le tombe perché così vuole la legge dei quattro saggi.
Molti rivedranno le ombre, perché cammineranno con gli uomini. Molti riconosceranno le ombre perché furono carne.
E il tempo dei commiati: quello che è passato dall’Eterno ritorno nell’Eterno; quello che è stato generato per la terra rimarrà per il suo tempo in terra.
I tempi delle grandi purificazioni sono alla fine.
L’uomo affonda le sue radici. E la pianta migliore sarà quella che sceglierà la terra segnata con la lucertola e il ramo di ulivo.
Qui i raccolti saranno abbondanti.
Qui la pace sarà quasi solenne.
2012 – Le foglie diverse
I rami delle piante avranno un’unica ombra. Ma le piante saranno sostanzialmente diverse.
Ogni pianta avrà più di un tronco e ogni tronco avrà più nomi. Ma le foglie saranno diverse.
Così verrà fatta la montagna. E così verranno raccolti i frutti.
E sulla terra potranno esserci solamente delle ombre staccate.
La giustizia sarà per la prima volta amministrata da uomini giusti.
Ma pochi saranno i giudici. E la loro casa sarà sul monte.
Non lasciatevi ingannare dall’uomo che porta il fiore reciso. Dice di parlare in nome del re, ma il suo vero padrone è il drago.
Dice di portare la buona novella, ma il suo unico scopo è quello di scagliare il figlio contro il padre e il padre contro il figlio.
Le stelle ritorneranno a unirsi. E il loro numero sarà ancora maggiore.
Nella terra dei Filistei si attenderanno inutilmente i messaggeri di pace.
C’è l’ansia e il terrore del vecchio paradiso terrestre.
C’è la pazzia nel regno del vecchio sdentato.
Non trascurate di osservare l’erba e i fiori perché è questo il momento in cui l’uomo riuscirà a scoprire l’antiveleno della vita. Più lunga sarà la sua strada. Più profumati saranno i suoi fiori.
I quattro saggi daranno la legge. Ma le tavole della legge rimarranno ancora, come luce sul monte.
Seguite il vecchio vestito di bianco, che viene dall’Oriente. Il trono è scomparso. E ci saranno due troni. Poi ce ne saranno tre.
Ritornano a suonare le campane. Ma il loro suono è funebre.
2013 – Il rientro del Profeta
L’ultima foglia si è staccata dal ramo.
E il ramo è diventato secco.
E il ramo viene consegnato alla terra affinché lo trasformi in polvere.
L’ombra del Profeta rimarrà nei cieli per sette lune. E per sette lune si vedranno turbamenti e prodigi.
La voce si è spenta. E rimasto il deserto e sono rimasti i carovanieri senza meta.
L’uomo è rimasto orfano e non lo sa. Suonate le campane. Piangete sulle ombre calanti, perché la notte si addensa sugli spiriti.
Beati coloro che finiscono il tempo della semina, perché si approssimano al raccolto. Beati coloro che incontrano la notte, perché vedranno la vera luce.
Beati coloro che depongono il vestito di carne, perché risorgeranno nello spirito. Beati coloro che lasciano la prigione terrena, perché troveranno la libertà.
Beati coloro che sanno attendere con serenità il grande abbraccio, perché dolcemente passeranno il fiume.
Beati coloro che all’appuntamento si presenteranno ignudi, perché saranno lussuosamente vestiti.
Beati coloro che giungono nella Grande Valle affamati, perché saranno attesi al banchetto dell’Eterno. Beati coloro che partono senza rimpianti, perché saranno attesi nella Valle della Felicità. Beati coloro che sono abbracciati in solitudine, perché saranno accolti da un coro angelico.
Beati tutti coloro che si ricongiungono con la Grande Madre, perché avranno finalmente ritrovato la pace.
2014 – La donna della vigna
L’orfana terra ritorna a fiorire nel tempo della vendemmia.
Sarà una donna, che giungerà dal Nord, a portare una nuova vite. E i suoi grappoli saranno così grandi da piegare la madre.
La donna costruirà la sua casa nella vigna. E qui veglierà sui grappoli d’uva, che matureranno nel giro di poche lune.
La donna detterà legge. E la legge darà una buona semente.
La donna conserverà il raccolto. E il raccolto renderà il doppio.
Sangue sulla spiaggia delle rose.
Qui la terra tremerà a più riprese e distruggerà l’opera di più generazioni.
Il mare si riprende le sue cose.
E il tempo si riprende i suoi scettri.
Gli uomini cammello porranno l’assedio a Magera. E Maometto dovrà riporre la spada nel suo fodero.
Non sbocceranno i fiori nel tempo dei fiori.
Non profumeranno i gigli nel tempo dei gigli.
Pilato vigila su Santa Giovanna e gli uomini ritorneranno nelle loro case.
Ma ci sono i lupi grigi che infestano la vallata tra i due fiumi. Qui il nuovo Carlo porrà le sue tende e da questo punto partiranno nuove crociate, che non avranno però per meta il Santo Sepolcro.
La spiga ha perso il suo veleno, ma anche la rosa ha perso il suo profumo.
Un segno verrà da Oriente, dove ci sono dei Magi che attendono la lieta novella. Le porte delle chiese si aprono. I prigionieri rivedono la luce del sole.
Scende sulle terre di re Thari una pioggia di benedizioni.
Il trono di pietà con le chiavi verrà gettato nel mare. E tutto sarà fatto nuovo.
Il 2015 non è stato tradotto.
2016 – Il pascolo dei lupi e degli agnelli
Nella terra dove il grano produce due spighe e dove la rondine ha fissa dimora, vedrete pascolare pacificamente il lupo assieme con l’agnello.
Il lupo porterà sulla schiena il segno del sole.
L’agnello porterà sulla schiena il segno della notte.
Alla quarta luna il pascolo verrà coperto dalle acque.
Una montagna di ghiaccio sposerà il sole. E i tempi saranno mutati.
La valle diventerà deserto.
E il deserto diventerà una verde valle.
Sarà allora che il lupo e l’agnello cambieranno segno.
Molti si confonderanno.
E l’ultimo Pietro della foresta dei marmi benedirà il lupo, scambiandolo per agnello.
E questo il tempo in cui l’uomo compirà finalmente delle cose utili.
Germoglierà la spiga dove trionfava la pestilenza.
Germoglierà la spiga dove cantava la cicala.
Pochi uomini dimostreranno di conoscere la legge.
E la legge sarà posta su un bastone, sormontato dalla testa di un toro.
Le stelle verranno cambiate.
E anche il bastone verrà cambiato perché al posto della testa del toro
verrà collocata la testa del caprone e poi del cavallo.
Guardatevi dalla mano inanellata. Benedice, ma nel suo gesto c’è la maledizione.
Guardatevi dalle ultime lune di questo tempo bizzarro, perché porteranno mutamenti strani.
Nel cuore della vecchia terra si parla la lingua delle catacombe. Ma pochi riescono a intendersi.
E di questa confusione approfitterà un uomo giovane.
Molti seminatori rimarranno attoniti, con il braccio alzato, nel vedere passare il nuovo Cesare.
2017 – L’urlo della foresta
Ascoltate la voce che viene dall’Oriente!
Molti diranno che è la voce del fiume.
Molti diranno che è la voce della tempesta.
Molti diranno ancora che è la voce del mondo che si sgretola.
E’ questo invece l’urlo della bestia che muore.
Cadrà trafitta da sette spade e rimarrà sepolta sotto le macerie del suo castello.
Si salverà solamente il trono sormontato dall’aquila a due teste.
Le sette spade verranno lavate nelle acque della pecora. E tutto sarà purificato.
Nel cuore della terra di Maometto ci sarà una ribellione perché qui gli uomini troveranno la grande speranza.
Il fiore sarà ancora reciso.
E il sangue scenderà dai sette colli.
Suonano le campane dalle torri segnate di nero, mentre passa nell’aria un’aquila con la testa tagliata.
L’uomo gettò nel solco due chicchi di grano, ma solamente uno di questi generò una spiga di grano.
L’altro generò una bacca colore del sangue.
Il guerriero proveniente dal Nord levò la spada e spezzò la bacca, dalla quale uscì una goccia di latte, una goccia di sangue e una goccia di miele.
Ma solo il sangue cadde sulla terra.
I venti che spirano da Oriente portano la legge di un uomo che porta un mantello e uno scudo sul quale è incisa un’aquila con la testa tagliata.
E sotto l’aquila sono scritte parole incomprensibili.
2018 – Le grandi luci
Cadranno dal cielo grandi luci per dispensare la felicità.
E gli uomini capiranno che non fu felicità quella dei padri.
E gli uomini capiranno che la felicità ha per casa la semplicità.
Uccidete chi vive nell’affanno.
Uccidete chi non sa vedere al di là del denaro.
Uccidete chi vive per accumulare ricchezze.
I grandi Spiriti diranno: lavorate con serenità, alimentatevi con saggezza, e dedicate tre ore al giorno alla cura dello spirito.
La luce segnata di viola verrà spenta per mano di Inoca.
E il sangue bagnerà la pietra di Roma.
Poi ci sarà la processione delle luci.
E molti uomini lasceranno la casa e i genitori per incontrare Dio nella pace dei monti.
Così sarà anche per l’uomo dell’albero con le stelle.
E per il figlio del re storpio. E per il figlio del giovane condottiero.
Crollerà il ponte delle speranze alle prime nebbie.
E questo il tempo in cui sorgeranno i primi ospedali dello spirito.
E i medici verranno dall’Oriente.
Gli uomini capiranno finalmente che ogni malattia della carne inizia nello spirito.
E non ci può essere malattia della carne, se lo spirito è sano.
Lo spirito sereno tiene lontana la vecchiaia.
Nella nuova Sodoma molti uomini impazziranno e trascineranno nella polvere gli unici saggi che hanno avuto il coraggio di parlare.
Ma su questa città giungerà una luce eccezionale.
Molti rimarranno abbagliati e cadranno in estasi, mentre lo spirito raggiungerà la dimensione di una felicità mai provata dall’uomo.
2019 – La famiglia del Maligno
Beliar richiama nel suo regno delle tenebre le incarnazioni sataniche, inviate sulla terra per seminare la rovina.
In questo tempo vedrete comparire dei serpenti, che al mondo apparivano come uomini d’ingegno, come benefattori e artefici del progresso.
Adramelech era un politico di grande rispetto; e ritornerà ad essere un bue.
Amon era un prete di alto rango; e ritornerà ad essere un lupo.
Haborim era un uomo di potere; e ritornerà ad essere un serpente.
Moloch era un uomo di legge; e ritornerà ad essere un toro.
E poi ci sarà Alouga, Deber e tutti i settantadue dignitari di Satana, che sulla terra detenevano il potere politico o religioso.
E’ questo il momento in cui scoprirete che da circa un secolo a questa parte il mondo è stato guidato dalla famiglia del Maligno.
Non piangete su un mucchio di bare, perché dentro non ci sono che serpi!
Non piangete sul fiume che ha lasciato l’argine, perché l’acqua doveva purificare quella terra!
L’uomo che aspira con brama al potere è sempre una incarnazione satanica, indipendentemente dalle sue idee.
E’ questa la peggiore gramigna della terra.
E gramigna è anche l’insieme delle formiche sempre pronte a battere le mani al più forte.
Lasciate che le cose di Satana ritornino a Satana.
Nel tardo tempo della vendemmia giungeranno al castello degli Hohenzollern gli uomini tartaruga.
E da questo posto inizierà la marcia.
2020 – Le tre colonne di fumo
Nella Terra di Osiride ci saranno grandi cambiamenti. E così nella Terra d’Israele.
Il Grande Faraone porrà la corona sulla testa del lupo e le aquile cadranno a terra, senza testa.
La corona passerà sulla Terra di Pietro.
E qui s’innalzeranno tre colonne di fumo, che porteranno tre numeri: uno e poi diciotto e ancora uno.
Tra la luce risplende sulle macerie la testa di Santa Giovanna. Qui giungerà l’uomo prescelto.
Ma il suo compito sarà quello di chiudere la porta.
E la testa sarà portata nella città segnata dal fiume, volta verso il trono di Pietro.
Grande fermento nella città dei Merletti, dove si diranno cose nuove e dove i tempi sorpasseranno i tempi.
Dalla Terra del Sole giungerà un nuovo insegnamento.
Uomini di colore diverso verranno dal mare per annunciare una buona novella.
Ma guai a chi non darà ascolto a questi forestieri che ritornano nella loro terra.
Molti padroni, in questo tempo, diverranno servi e molti servi diverranno padroni.
Per tutti ci sarà pane. E il pane verrà spezzato dai figli e sarà dato ai padri.
L’aratro ritornerà a solcare la terra. E l’uomo guiderà l’aratro. E il cavallo aiuterà l’uomo.
L’uomo vivrà con i frutti della terra. E molte malattie scompariranno.
Gli uomini capiranno che il coltello poche volte guarisce e molte volte uccide.
L’erba della luna sarà la dolce sorella dell’uomo sconsolato.
Saggio è l’uomo che sa riconoscere i suoi errori.
E’ questo il tempo in cui saranno esclusi coloro che mai hanno sbagliato.
Al fine di rendere i messaggi profetici accessibili a tutte le persone, sono stati semplificati i simboli, dando a questi una interpretazione.
A questo proposito è da ricordare che le interpretazioni delle profezie partono da una considerazione globale. Gli aspetti particolari avranno un riscontro negli eventi futuri. E i riscontri li avremo certamente, come è già stato per il passato.
Occorre aggiungere che il Veggente usa in alcuni casi un linguaggio ermetico e ripetitivo. Per rendere comprensibili i messaggi, si riportano qui di seguito le spiegazioni dei termini ricorrenti:
Il Drago = Il marxismo, nei suoi vari aspetti e trasformazioni
La terra dei Nibelunghi = La Germania
La terra di Pietro = L’Italia
Il campo di Abramo = Il globo terracqueo
La terra di Santa Giovanna = La Francia
La nuova terra = Gli Stati Uniti d’America
La terra di San Nicola = La Russia (o Bari)
Gli uomini pipistrello = Gli astronauti
La terra del Giusto = La Palestina, Israele
La terra dei laghi = La Svizzera
Il mare di Cesare = Il Mediterraneo
La terra di Cesare = Roma
La terra di San Giorgio = La Gran Bretagna
La casa di Pietro = Il Vaticano (e l’Italia)
La terra del sole = La Cina
La vecchia terra = L’Europa
La terra di Osiride = L’Egitto
La terra di Colombo = La Spagna
Il lupo = La dittatura, in generale
Il fabbro = L’industria bellica
Le formiche = Il popolo
Le aquile = I politici, i capitalisti
La Signora in gramaglie = La morte
La città dei merletti = Venezia
La cortigiana = La chiesa di Roma
La Grande Madre = La morte
Il male del latte = Il cancro, le pestilenze (l’Aids)
La defunta stella = La luna
La vecchia quercia = L’Europa
Il grande ombelico = La Mitteleuropa, la Comunità Europea
Il vitello d’oro = L’adorazione dei beni materiali, il profitto esasperato
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