Da una riva all’altra dell’Arno Passando sotto il fiume

Il passaggio sotterraneo è quello che collega le due sponde del fiume sotto la pescaia di San Niccolò: da piazza Poggi alla Torre della Zecca Vecchia. Il sindaco Renzi ha fatto un sopralluogo nella città nascosta

Da una riva all’altra dell’Arno. Passando sotto il fiume. E’ il progetto a cui sta lavorando Palazzo Vecchio e che potrebbe diventare realtà. Il passaggio sotterraneo è quello che collega le due sponde del fiume sotto la pescaia di San Niccolò: da piazza Poggi, per intenderci, alla Torre della Zecca Vecchia. Il sindaco Renzi ha fatto un sopralluogo nella città nascosta, insieme al presidente di Publiacqua Erasmo D’angelis e al presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani.

Il collegamento sotto l’Arno risale al 1500 per scopi difensivi. Nell’Ottocento serviva come luogo di ispezione della tubatura che trasportava l’acqua dalla sua “fabbrica”, come veniva chiamato il primo acquedotto a San Niccolò, fino all’altra sponda. Con l’arrivo dell’Anconella, nei primi del ‘900, il passaggio fu abbandonato. Ma il mondo sotterraneo di Firenze non finisce qui: sotto la Torre della Zecca esistono almeno 300 metri quadrati di superfici e cunicoli. Venivano utilizzati come officina per coniare i vecchi fiorini della Repubblica, che erano creati con dei macchinari azionate con l’acqua. A elaborare lo studio di fattibilità sarà Publiacqua ingegneria, che dovrà assicurare l’assoluta impermeabilizzazione degli spazi. «Il sottosuolo di Firenze – conclude D’Angelis – conserva una rete fognaria di acquedotti, in parte inutilizzata, che è un patrimonio da restituire restaurato. Un’occasione per far conoscere cosa c’è nel ventre della città».

Fonte – Il Corriere della Sera, ed. di Firenze, art. di Federica Sanna, 10 giugno 2010

Leave a Comment