Le Piramidi di Visoko

Il mondo della scienza e dell’archeologia è in pericolo. Qualcuno sente scricchiolare il seggiolone sotto il sedere…. Signorilmente, atteggiandosi da nobili saccenti, i baroni dell’ortodossia archeologica hanno già gettato fango su una scoperta incredibile.

Aprile 2006, Semir Osmanagic apre il caso ”Visoko”. Piramidi, molte piramidi. Si parla di un complesso di 5 piramidi di cui la maggiore, la Piramide del Sole, è alta 220 metri ed i suoi spigoli sono tagliati perfettamente con un inclinazione di 45° percui i lati inclinati misurerebbero 365 metri. Oltre alle Piramidi sono state rinvenute nel sito strutture megalitiche sferiche, una vasta rete di tunnel scavati esternamente le piramidi e sia internamente e quello che resta di probabile tempio. Tutto questo sepolto da oltre 2,5 metri di terreno, all’interno del quale delle conchiglie fossili rivelano che le strutture sono state costruite prima di 12000 anni fa.

Semir Osmanagic si è formato come archeologo nei siti sud americani precolombiani, soprattutto nelle grandi città perdute Maya. Appena interessatosi delle Piramidi di Visoko, tutto il mondo scientifico ed archeologico gli si è rivoltato contro. Durante questi anni, noi del blog ”La Gazzetta del Mistero”, ci siamo interrogati sulla genuinità della scoperta e, per darci delle risposte, ci siamo documentati.

15 milioni di anni fa, nella regione di Visoko, vi era un grande lago ed un immensa palude che hanno generato strati sedimentari di oltre due chilometri. Il lago scomparve 5 milioni di anni fa, lasciando però gli strati di sedimenti. Secondo la scienza ”ufficiale”, le piramidi di Visoko sarebbero nate dal terreno a causa di spinte tettoniche. Le lastre di quel materiale simile al calcestruzzo trovate da Semir Osmanagic che secondo la sua teoria servivano a ricoprire le piramidi, non sarebbe altro che pietra sedimentaria frammentata dal rialzamento del terreno.

I tunnel che si estendono per Km sotto il sito sarebbero antiche miniere di rame risalenti al neolitico (3000 a.c. circa), ma che, secondo alcuni vecchi di Visoko, furono sfruttate anche recentemente dal ex governo comunista di Tito. Le iscrizioni trovate all’interno dei tunnel sono, sempre secondo i santoni dell’archeologia, graffiti elaborati da annoiatissimi minatori comunisti.

Le sfere di roccie pesanti tonnellate, divengono bizzarre sculture disegnate dalla pioggia.Il problema serio, è rappresentato dal fatto che i vertici scientifici mondiali hanno fatto pressioni politiche sul governo bosniaco che si è trovato costretto a revocare permessi di scavo a Semir Osmanagic oppure a rallentare il suo lavoro.Comunque il lavoro va avanti grazie all’aiuto di gruppi di professionisti volontari che a loro spese cercano di tirar fuori la verità tra gli angusti cunicoli sotterranei di Visoko.Uno di questi gruppi provenienti da Torino, ha recentemente scoperto tunnel non invasi dai detriti. Questo succede per la prima volta in quasi cinque anni di scavi.

Fin’ora i tunnel erano completamente coperti da terreno, probabilmente portato all’interno del reticolo da un inondazione improvvisa avvenuta 12000 anni fa. Questo team italiano si è adentrato nel buoi canale alto appena 1,20 metri. Sul pavimento 20 cm d’acqua limpidissima. Le loro lampade hanno illuminato luoghi per millenni dimenticati dalla luce. La loro ricerca si è interrotta quando hanno notato delle ”nuvolette” di vapore o gas, che si muovevano nel tunnel senza che ci fossero correnti a sospingerle. Questi ragazzi, hanno poi effettuato analisi di laboratorio sulle lastre che ricoprono le piramidi, dichiarando senza ombra di dubbio che il materiale col quale sono state fatte è derivante da una miscela artificiale e non naturale sedimentaria.L’inondazione che ha ricoperto le piramidi è stata causata dallo scioglimento dei ghiacci dopo l’ultima glaciazione… Fermi!

Lo so che la fine della glaciazione è stato un processo lento…Ma probabilmente i mari, aumentando di portata e volume, premevano su monti che li barricavano fino a farli di colpo crollare creando onde gigantesche capaci di sprofondare fino all’interno dei continenti.Esempio: lo stretto dei Dardanelli, secondo me, si è creato così ed il territorio occupato adesso dal Mar Nero, probabilmente un tempo era abitato proprio da quegli uomini descritti dalla bibbia che perirono nel ”Diluvio Universale” (guarda caso l’arca di Noè si è adagiata sul monte Ararat in Turchia, proprio vicino al Mar Nero): la roccia che conteneva il mare ha ceduto ed l’acqua si è riversata copiosa sulla depressione sottostante.Il satellite, il suo occhio, non da scampo agli scienziati ”ortodossi”: le strutture sono inconfutabilmente artificiali. Sotto 2,5 metri di terra, si nascondono viali ed accessi immensi alle piramidi.

All’interno delle reti di tunnel vi è posto un masso megalitico di varie tonnellate. Viste le dimensioni dei passaggi, ci si chiedo come possano averlo messo in loco. Molti ricercatori che lavorano nel sito, hanno dichiarato che questa pietra ha effetti positivi (curativi) su chi la tocca o su chi le sta vicino a lungo. Sotto questo masso scorrono due canali di acqua sepolti, si presume anche questi siano artificiali.Il mio consiglio è quello di visitare Visoko ed il sito archeologico aperto da Semir Osmanagic.Valutare con i propri occhi è la cosa migliore. Se è una taroccata, ce ne accorgeremo anche se non siamo esperti archeologi.

Noi, della Gazzetta, siamo sicuri che il cantiere sarà chiuso e dimenticato presto, sepolto da una marea di falsità. I Professori devono mantenere le loro cattedre. Nessuno vuol far sapere che 12000 anni fa un evento collegò tutte le tribù umane facendole progredire esponenzialmente.Quale evento?L’espanzione culturale degli antichi abitanti di Atlantide? Possibile, come possibile che quel ‘diluvio universale’ causato dallo scioglimento dei ghiacci della glaciazione abbia provocato l’inabissamento di questo misterioso continente. Forse la risposta potrebbe essere cercata su, nel cielo? Alieni? Magari gli abitanti di Atlantide erano proprio alieni… No, mi spingo troppo oltre… Ma lascio a voi ragionare su quale sia la migliore verità.

Fonte – La Gazzetta del Mistero, 28 dicembre 2010

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