Un’antica civiltà amazzonica

(Phil Harris, Wikipedia)

di Aezio

Il professore dell’Università della Florida Augusto Oyuela-Caycedo crede che un’antica, avanzata società popolasse una volta l’Amazzonia.

Il bacino dell’Amazzonia

Le prove a sostegno di questa teoria non sono per la verità molto solide. Quella principale è costituita dalle analisi della ‘terra preta‘, un tipo di terra scura molto fertile trovata in grandi quantità nel bacino amazzonico: inizialmente si pensava che si fosse originata da paludi o depositi di cenere vulcanica, ma secondo studi più accurati è invece il risultato di “un accumulo di terra con materia organica, carbone bruciato a basse temperature e cenere di fuochi”, dice Oyuela-Caycedo.

A sinistra, un oxisol povero povero di nutrienti; a destra, un oxisol transformato in terra preta

Un’altra prova sarebbero le concentrazioni di alberi da frutta nei siti archeologici e nelle aree circostanti, “frutto delle azioni umane”. Nella mappa qui sotto ne sono segnati alcuni.

(JUAN FORERO, ALICIA PARLAPIANO AND GENE THORP/THE WASHINGTON POST)

Critica verso la teoria di una società/civiltà amazzonica è Betty J. Meggers, direttrice del Latin American Archaeology Program allo Smithsonian Institution. Il fatto di trovare tracce di occupazione nella foresta, dice, non implica necessariamente l’esistenza di una complessa civiltà composta da milioni di persone. Anche perchè sennò bisognerebbe chiedersi che fine fecero tutte quelle persone e perchè oggi gli unici abitanti della zona siano piccole tribù nomadi.

In risposta a questi quesiti Oyuela-Caycedo e altri studiosi dicono che questa società crollò a causa delle malattie portate dagli europei.

Fonti – Washington PostDiscovery e per l’Italia Il Fatto Storico del 22 Settembre 2010

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