Scienza e Alchimia: Il batterio che crea l’oro, trovata la Pietra Filosofale?

 

© by G.L. Kohuth

I ricercatori della Michigan University (Usa) hanno trovato l’anello di congiunzione tra scienza e alchimia. Il batterio metallidurans Cupriavidus sarebbe capace di trasformare il cloruro d’oro in pepite da 24 carati. Ma non c’è da illudersi, il procedimento è più costoso dell’oro prodotto, almeno per ora. Quindi niente febbre dell’oro o fabbrichette casalinghe di gioielli e monili.

Abbiamo creato l’alchimia microbica trasformando in oro qualcosa che non ha alcun valore se non solido“, ha detto Kazem Kashefi, assistente professore di microbiologia e genetica molecolare.


Lui e Adam Brown , professore associato di arte elettronica e intermedia, hanno trovato questo batterio resistente ad altissime concentrazioni tossiche di cloruro d’oro, un sale presente in natura normalmente utilizzato per dorare porcellane o cornici dei quadri e anche in elettronica. In circa una settimana la colonia di Cupriavidus trasforma le tossine del cloruro in una pepita d’oro da 24 carati.

I ricercatori ne hanno fatto un’opera d’arte: The Great Work of the Metal Lover, un laboratorio portatile trasparente che permette di contemplare tutti i processi chimici. Un microscopio elettronico a scansione scatta a intervalli delle foto alla colonia di batteri così da analizzarne i progressi.


©G.L. Kohuth

È la neo-alchimia. Ogni parte, ogni dettaglio del progetto è un incrocio tra moderna microbiologia e alchimia, ” Ha detto Brown “La scienza cerca di spiegare il mondo fenomenologico. Come artista, sto cercando di creare un fenomeno. L’arte ha la capacità di spingere la ricerca scientifica“.


Il “The Great Work of the Metal Lover”- © G.L. Kohuth

Fonte – Michigan University & Ibtimes.com, articolo di Roberto Cicchetti, 5 ottobre 2012
Si veda anche Scitechdaily.com, 8 ottobre 2012

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