Ministri Turchi confermano la scoperta dell’Arca di Noè

Mushin Bulut, rappresentante del Ministero Culturale turco, ha ufficialmente dichiarato alla conferenza stampa tenutasi l’11 Maggio scorso in Olanda, che le affermazioni scettiche sulla scoperta, come quelle del professor Price non corrispondono a verità e che la Turchia ha piena fiducia nel team cino-turco del NAMI che ha realizzato la spedizione, conoscendolo come un’équipe che ha già dimostrato la sua serietà.

Mushin Bulut del Ministero Culturale Turco, durante la conferenza stampa dell’11 Maggio

Le sue dichiarazioni, rilasciate ufficialmente alla stampa non sembrerebbero lasciare adito a dubbi: «In risposta alle affermazioni del prof. Price devo dire che non so come la pensi. Dice di aver scalato l’Ararat nel 2009 ma senza un regolare permesso per cercare l’Arca. Il NAMI è incaricato ufficialmente dal nostro governo e noi conosciamo la credibilità dei suoi membri. Ovviamente, chi vuole fare ricerca sull’Ararat per l’Arca è benvenuto, ma i permessi devono essere ufficialmente chiesti al Ministero Culturale ad Ankara».

Il team ha già chiesto la collaborazione internazionale di scienziati e tecnici che possano apportare know-how adatto alla ricerca. A metà Giugno il NAMI organizzerà a Dogubayazit, in Turchia, l’Exploration Forum, a questo scopo. Le parti interessate potranno rispondere ad un on-line form postato dal team al fine di essere selezionate.

Dunque, per ora, il team non solo ha l’appoggio del governo Turco, ma sembra coinvolto davvero nella scoperta di qualcosa di sensazionale. Qualcosa che, forse, era oggetto di ricerca da secoli e che è così straordinario da renderne difficile l’accettazione.

Ho contattato il NAMI che mi ha inviato foto ad altissima risoluzione e filmati. Su FENIX di Giugno (n°20) pubblicherò un reportage completo della scoperta con interviste e particolari non presentati dalla stampa italiana. L’articolo sarà corredato da foto esclusive.

In basso ho inserito uno dei sette ambienti lignei sinora scoperti ad oltre 4000 metri sull’Ararat. Trattasi dello Spazio 2, dove si nota che la struttura è posta al di sotto di strati di pietre vulcaniche e ghiaccio.

Fonte – http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it, 22 maggio 2010

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