Mahendraparvata: in Cambogia riappare una città scomparsa da 1200 anni
E’ rimasta nascosta per 1200 anni, tra la giungla della Cambogia, prima che fosse svelata da un team di archeologi, grazie all’utilizzo di una rivoluzionaria tecnologia laser in volo. E’ la città medievale di Mahendraparvata, quaranta chilometri a nord di Angkor Wat, il più grande complesso di templi indù del mondo. Un sito archeologico conosciuto in tutto il mondo come il più importante del Paese, essendo stato un centro politico religioso dell’Impero Khmer tra il IX e il XV secolo.
LA CITTA’ NASCOSTA – La giungla ha nascosto per più di un millennio i segreti e i templi – molti dei quali non saccheggiati – di Mahendraparvata, nella regione di Siem Reap. La spedizione ha utilizzato uno strumento chiamato Lidar per il rilevamento della luce, legato a un elicottero che ha solcato per sette giorni la montagna a nord di Angkor Wat, fornendo dati poi utilizzati dagli archeologi. Mahendraparvata fu la sede della civiltà che fondò l’illustre impero Khmer (802-1431 dC). Le stesse antiche scritture Khmer parlano di un guerriero di nome Jayavarman II, che viveva in una capitale nascosta da una montagna, che potrebbe essere proprio Mahendraparvata.
“Adesso sappiamo dai nuovi dati come la città fosse collegate da strade, canali e dighe”, ha spiegato all’Huffington Post Jean-Baptiste Chevance, che ha guidato la spedizione. Non è stato un viaggio semplice: il Sidney Morning Herald ha spiegato come sia stato necessario inoltrarsi tra le paludi, con il pericolo della presenza delle mine antiuomo – un’eredità della guerra che ha dilaniato il Paese quasi quarant’anni fa, ndr – per raggiungere le rovine. “Forse quello che vediamo oggi non era la parte centrale della città”, hanno chiarito gli archeologi, sottolineando la necessità di preservare l’area, un simbolo della cultura locale, costruita ben 350 anni prima rispetto al complesso di Angkor Wat, nella Cambogia nord-occidentale.
LE SCOPERTE – Gli archeologi hanno ritrovato alcuni templi, con tanto di rocce scolpite e incisioni che potrebbero rivelare informazioni inedite sulla cultura del tempo. Sono stati scoperti anche alcuni tumuli misteriosi, alti diversi metri, disseminati per tutta la città nascosta. Forse furono utilizzati per seppellire i morti, ma non ci sono ancora certezze. “Tra le teorie che stiamo analizzando, c’è quella che individua il grave impatto ambientale della deforestazione e la dipendenza sulla gestione dell’acqua come ragioni della scomparsa della civiltà Khmer”, hanno spiegato i ricercatori.
Fonte – giornalettismo.com, 17 giugno 2013
Leave a Comment