Inizia la ricerca del SETI “2.0”

Il radio telescopio europeo “Low Frequency Array” (LOFAR), ha iniziato la mappatura dell’Universo a lunghezze d’onda di energia molto basse, indagando in una parte dello spettro elettromagnetico che è relativamente inesplorato. E’ in grado di rilevare i segnali deboli di stelle e di buchi neri quando l’Universo aveva solo 500 000 anni e sarà anche in cerca di altre civiltà nell’universo più vicino a noi.

Dr John McKean presenterà le prime immagini al National Astronomy Meeting RAS (NAM) a Glasgow il 13 aprile 2010. “Siamo ancora in fase di costruzione del progetto, con 21 sulle 44 stazioni previste. Ma già da adesso, abbiamo ottenuto una serie di immagini di galassie che sono veramente eccezionali. Le nostre prime immagini delle emissioni radio di galassie mostrano getti di materiale che vengono espulsi a velocità relativistiche da un buco nero supermassiccio, per finire poi nelle zone calde in un insieme di grumi di materiale. La qualità delle immagini da LOFAR è semplicemente fantastica rispetto ai telescopi che abbiamo usato fino ad ora “, ha detto il dottor McKean, dei Paesi Bassi, dell’Istituto per la radioastronomia (ASTRON).
Gli astronomi prevedono di utilizzare il LOFAR per studiare i raggi cosmici che impattano ogni giorno sulla Terra , i pulsar e il campo magnetico all’interno della nostra galassia e nelle vicinanze. Il LOFAR effettuerà anche un censimento di miliardi di galassie che emettono onde radio dal vicino Universo, aiutandoci a capire come è avvenuta la formazione delle galassie e la loro evoluzione nel corso del tempo cosmico.

[FOTO: Un confronto tra l’immagine LOFAR con i risultati di altri radiotelescopi a diverse frequenze di osservazione. Il Very Large Array a 74 MHz e il Westerbork Synthesis Radio telescopio a 325 MHz. La qualità dell’immagine con LOFAR a 173 MHz, è ben al di là di quanto è stato fatto prima in termini di sensibilità e risoluzione.

(Credit: van Weeren / ASTRON)]

Inoltre, il Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI) userà il LOFAR per la ricerca di segnali radio a bassa frequenza da civiltà su pianeti orbitanti attorno a stelle vicine. La prima fase di questo programma SETI studierà come la contaminazione dei trasmettitori terrestri possono essere eliminati e mostrerà la sensibilità di LOFAR per il lavoro SETI. E’ previsto dunque un programma esteso di osservazione delle stelle nelle vicinanze. Il primo spettro ad alta risoluzione spettrale, come test di calibrazione, è stato appena ottenuto e sarà a breve mostrato.

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