‘Il Cigno Nero’, lezioni per governare il caso
IDEE ESCE DAL SAGGIATORE «IL CIGNO NERO», GUIDA ALLO SCETTICISMO MILITANTE DELL’ EX GESTORE DI FONDI OGGI FILOSOFO
Taleb, lezioni per governare il caso
Attentati, crolli finanziari, grandi fortune: l’ imprevedibile in agguato
L’ ex gestore di hedge funds (fondi speculativi) Taleb realizza così quella che chiama «la mia unica idea» diventata il cuore del suo ultimo libro Il Cigno nero (il Saggiatore, in libreria dal 24 aprile). E cioè la constatazione del fatto che il caso, o meglio i fatti ritenuti improbabili sono quelli che incidono e a volte governano pesantemente la nostra vita. L’ aver cioè osservato milioni di cigni bianchi non esclude il fatto che un giorno, viaggiando nell’ emisfero Sud invece che in quello Nord, si possa incontrarne uno nero. Un’ idea che è un’ evoluzione del primo libro scritto da Taleb, Giocati dal caso, diventato un bestseller negli Usa e tradotto in venti lingue. E che in questa seconda opera (già un best seller negli Usa) si snoda in uno slalom tra filosofi, scienziati controcorrente e aneddoti autobiografici che attingono a un passato vissuto in una ricca e colta famiglia, con un papà e un nonno ministri del governo libanese, con l’ orgoglio di definirsi levantino e l’ obiettivo di diventare un «meditatore professionista» grazie alle, si dice, nove lingue parlate, all’ aver sconfitto un cancro e aver fatto fortuna grazie al Cigno nero del 1987.
Il terreno offerto da Taleb è scivoloso. La scala proposta per arrivare in cima alla montagna e da lì guardare meglio gli avvenimenti è senza pioli. I suggerimenti sono quelli del tipo «non pensare a quello che già sai ma a quello che non sai». Attenzione alla storia: «essa non striscia, salta». Avvicinarsi a Taleb significa questo: avventurarsi nelle terre incerte dello scetticismo militante. E da chi può vantare una conoscenza profonda di una materia come la matematica (ha insegnato per tre quarti di decennio al Courant Institute of Mathematical Sciences della New York University); ma che al tempo stesso senza timori inveisce contro l’ accademia e i Nobel, i giornali e i manager in giacca e cravatta che non «ammettono il ruolo della fortuna» e pensano di sapere le cose. Quelli che vengono definiti gli abitanti del «Mediocristan». Un Paese dove ancora si crede che la storia possa insegnare qualcosa mentre è solo «un libro chiuso». Luogo dove vincono quei modelli basati sull’ accumulo di dati e che funzionano pressappoco così: prendete migliaia di uomini, metteteli in fila e poi trovate l’ uomo più grasso della Terra, aggiungetelo e scoprirete che la media del peso è cambiata in maniera infinitesimale. Alla stessa fila aggiungete invece Bill Gates: da solo varrà centinaia di uomini messi assieme della stessa fila, alterando così l’ intero valore complessivo.
E’ questo l’ «Estremistan», dove, in realtà, viviamo tutti noi e dove singoli eventi fanno sì che alcuni diventino sempre più ricchi e molti ancora più poveri, dove i fatti sono interconnessi tra loro. Dove un 11 settembre modifica per sempre abitudini e visioni, e dove infine una disoccupata diventata scrittrice inventa Harry Potter. Il nostro mondo. È chiaro che si tratta di quel pensiero laterale, partigiano, che si incontra a volte sfogliando riviste snob come il «New Yorker». A meno che non si sia nel pieno di una crisi come quella che sta vivendo la finanza mondiale in queste settimane. Allora, anche un periodico come «Fortune» si spinge a inseguire l’ «eretico di Wall Street» via e-mail nello Yucatan, dove il «filosofo a tempo pieno» si è rifugiato per seguire l’ equinozio. Un inseguimento necessario pur di capire l’ attuale Cigno nero, quella crisi covata e poi fatta esplodere dai «complessi strumenti finanziari chiamati derivati che richiedono una matematica avanzata, ma in cui l’ utilizzo di una matematica sbagliata porta a errori madornali», come aveva avvertito Taleb. E lo si fa (forse in modo consolatorio di fronte all’ imprevedibile), nonostante i suoi pareri siano di carta vetrata; come quelli espressi dallo scrittore sull’ establishment delle scuole di business e finanza aziendale impegnate a promuovere modelli matematici che «possono essere insegnati da trentatreenni senza esperienza» svalutando il buon senso. O che si affidano a scienziati di «risk management» (gestione del rischio) che «se dovessero essere controllati come le autorità mediche controllano i farmaci, andrebbero arrestati per averci messo in pericolo con le loro teorie». O che addirittura hanno fiducia nei «ciarlatani» che affermano di poter fare previsioni sul futuro. Il tono è quello di chi mostra di saperla molto lunga, e soprattutto di non essere per niente interessato ai pareri altrui, tranne rare eccezioni. Già, ma allora, i possibili rimedi? Le soluzioni? Da uno scettico militante difficile avere suggerimenti. Può aiutare il tentativo di far diventare grigi i cigni neri, grazie a quella possibile strada della geometria frattale di Benoit Mandelbrot (il matematico a cui è dedicato il libro e che oggi è riconosciuto come una delle menti fervide della scienza ma a lungo tenuto ai margini dell’ accademia). Per il resto l’ unica vera indicazione è che è meglio concentrarsi sulla gestione delle conseguenze dei cigni neri «prevedibili solo quando ormai sono già accaduti» piuttosto che affannarsi a tentare di capire quando accadranno.
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I saggi Un successo negli Usa Il nuovo libro di Nassim Nicholas Taleb, «Il Cigno nero. Come l’ improbabile governa la nostra vita», è edito in Italia da il Saggiatore, traduzione di Elisabetta Nifosi, pagine 380, 20. Il volume sarà in libreria a partire da giovedì 24. A fine maggio, sempre da il Saggiatore, uscirà l’ edizione economica del suo precedente successo, «Giocati dal caso. Il ruolo della fortuna nella finanza e nella vita». Tutti e due i libri hanno scalato le classifiche americane. «Il Cigno nero» è stato il saggio più venduto su Amazon nel 2007.
Fonte – Il Corriere della Sera, art. di Daniele Manca, 21 Aprile 2008
SCHEDA DEL LIBRO
Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita
Nassim N. Taleb (Autore), E. Nifosi (Traduttore)
Brossura: 379 pagine
Editore: Il Saggiatore Tascabili (16 aprile 2009)
Collana: Saggi
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8856501198
ISBN-13: 978-8856501193
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