Firenze, esperti con il radar alla ricerca della ‘Battaglia di Anghiari’ di Leonardo

Ultimo round nella ricerca secolare della”Battaglia di Anghiari“, l’affresco perduto di Leonardo da Vinci in Palazzo Vecchio.

Il radar ha rivelato infatti l’esistenza di un’intercapedine nella parete est del Salone dei Cinquecento, nascosta dagli affreschi di Giorgio Vasari.

Sara’ un vertice a Washington, in programma oggi  e domani martedi’ 20 settembre, a mettere a punto, nella sede della National Geographic Society, che finanzia il progetto, la fase finale della ricerca con mezzi non invasivi basati sulle piu’ sofisticate tecnologie della fisica nucleare.

I ricercatori dovranno decidere quale macchinario sia piu’ adatto (tra quattro o cinque ipotesi) per comprendere se in quella intercapedine ci sono rimasti pigmenti di colore dell’affresco leonardiano.

Al vertice ci sara’ anche Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che discutera’ i risultati emersi dalle indagini scientifiche compiute nello scorso mese di agosto dal professore Maurizio Seracini, direttore scientifico della ricerca, che da oltre 30 anni si e’ dedicato alla ‘caccia’ alla famosa ”Battaglia”, l’Indiana Jones della pittura rinascimentale citato anche nel romanzo ”Il Codice Da Vinci” di Dan Brown.

Ma per risolvere il secolare enigma ora serve un ultimo sforzo anche finanziario, che si stima tra i 2 e i 4 milioni di dollari.

E anche di questo si parlera’ nel vertice di Washington.

Studio di Leonardo per la Battaglia di Anghiari


Per vedere cosa c’e’ dietro l’intercapedine, senza usare il martello, bisognera’ utilizzare uno strumento basato sulla tecnologia nucleare, che ‘spara’ fasci neutronici sulle pareti affrescate.

I raggi gamma di ritorno generati dalla fascia di neutroni, con i cristalli di rame che li mettono a fuoco, potranno rivelare la presenza dietro gli affreschi di Vasari di eventuali tracce di mercurio, stagno o piombo, ovvero tracce di minerali presenti nei colori usati da Leonardo.

Matteo Renzi ha detto al ”New York Times”, che sta seguendo la ‘caccia’ di Seracini, che a suo parere c’e’ la possibilita’ concreta di realizzare una serie di test sulla parete est gia’ nel 2012: ”Finalmente entriamo nella fase conclusiva della ricerca dell’affresco: presto avremo nuovi risultati che potranno fornirci indicazioni utili per mettere fine a un mistero che appassiona da secoli gli studiosi di tutto il mondo”.

Risultati che attende con impazienza anche il professore Carlo Pedretti, illustre storico dell’arte rinascimentale e massimo esperto di Leonardo, che dal 1975, con Seracini, sostiene che la perduta ”Battaglia di Anghiari” sia dietro un dipinto del Vasari.

Al di la’ della parte destra della parete est del Salone dei Cinquecento, su cui Vasari nel 1557 dipinse l’affresco raffigurante ”La battaglia di Scannagallo”, il radar impiegato nelle scorse settimane da Saracini ha rilevato una discontinuita’ tra il muro a mattoni (che lo stesso architetto-artista aveva fatto costruire) e il piu’ profondo e originale muro in pietra del palazzo.

Cio’ significa, ha spiegato Seracini, ”che tra i due muri esiste uno spazio vuoto, un’intercapedine volutamente lasciata da Vasari per proteggere il muro piu’ profondo” sul cui intonaco potrebbero ancora trovarsi tracce della ”Battaglia di Anghiari”, l’affresco realizzato da Leonardo nel 1503.

L’intercapedite e’ stata ”scoperta” con nuovo tipo di radar, che con una metodologia rivoluzionaria legge gli strati delle pareti che attraversa, centimetro per centimetro.

I dati raccolti in questa ultima indagine sono stati incrociati con quelli delle precedenti sessioni di analisi e ora gli studiosi italiani ed americani impegnati nella ricerca potranno capire meglio se sulla parete piu’ interna, quella costituita da muro originale di Palazzo Vecchio, c’e’ ancora lo strato di intonaco su cui Leonardo dipinse l’affresco perduto.

Fonte – AdnKronos, 21 settembre 2011

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