AUSTRALIA: C’è una Stonehenge più antica di quella inglese
Ray Norris, l’astrofisico inglese dell’Australian’s National Science Agency che coordina il team di ricerca che raccoglie anche rappresentanti degli aborigeni, è convinto che non si tratti di una coincidenza: il sito archeologico riscoperto e studiato a Victoria, in Australia, dimostrerebbe che gli aborigeni in antichità avevano conoscenza dell’astronomia. Non solo: quel sito australiano sarebbe addirittura più antico di Stonehenge.
A riferirlo è stata la televisione britannica Bbc, precisando che il sito noto con il nome di Wurdi Youang, è largo 50 metri, e contiene più di 100 massi di basalto, disposti in forma ellittica. Era stato già scoperto dai coloni europei due secoli fa, ma soltanto ora è diventato oggetto di studio.
Gli studiosi hanno verificato che i massi posti alle estremità dell’ellisse indicano il punto dove il sole tramonta nei giorni del solstizio d’estate e di inverno, rispettivamente il giorno più lungo e più corto dell’anno. Le estremità dell’asse che attraversa l’ellisse coincide con gli equinozi, quando notte e giorno hanno la stessa durata. Il sito di Stonehenge, invece, non vanta questa precisione. Gli archeologi, vista la profondità delle pietre del terreno, pensano che Wurdi Youang possa avere migliaia di anni, e quindi essere stato costruito prima di Stonehenge.
Costruito probabilmente dagli Wadda Wurrung, la popolazione autoctona che abitava l’area prima dell’arrivo degli europei, il suo significato è rimasto sconosciuto, a seguito della scomparsa della cultura e della lingua aborigena. Nonostante questo sono sopravvissute delle storie popolari che sarebbero legate al sito, e che dimostrerebbero le competenze astronomiche degli aborigeni.
I Walpiri, una popolazione che abitava nel nord, raccontava la storia di una donna-sole che insegue un uomo-luna: quando lei finalmente lo raggiunge, si verifica un’eclissi solare. Norris ha riferito che dietro questa leggenda popolare c’è molto di più: “Non si tratta di due palle di fuoco che si muovono, ma di un corpo che si pone davanti all’altro. È un balzo intellettuale gigantesco”. Infatti solo nel XVI secolo gli scienziati occidentali hanno accettato l’idea che l’eclissi solare fosse causata dal movimento della luna davanti al sole. Queste scoperte potrebbero portare ad una riscoperta delle antiche civiltà, così come è capitato in Inghilterra con Stonehenge.
Fonte – TurismoItaliaNews.it, 7 ottobre 2011
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