India: Le foglie del destino del tempio Vaithiswarankoil

di Enrico Baccarini© 2015 – L’India è la terra del misticismo, luogo di introspezione, un mondo in cui vivono in armonia tra loro antiche tradizioni e progresso. Nella città di Tanjore, nel sud dello stato indiano del Tamil Nadu, l’antica biblioteca Mahal Saravasti custodisce uno dei tesori più ambiti e allo stesso tempo più temuti: il nostro destino!

La sua ricchezza è scritta su foglie di palma essiccate e vergate in una delle più antiche lingue del pianeta, il  Sanscrito. Al suo interno sarebbero racchiuse le vite passate, presenti e future di tutti coloro che sono e saranno destinati a giungere in quel luogo per conoscere il loro destino.

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Il destino scritto nelle foglie di palma

Secondo la tradizione, migliaia di anni fa, i Sapta Rishi (Sette Saggi) Agasthya, Kausika, Vyasa, Bohar, Bhrigu, Vasishtha e Valmiki, antichi uomini santi, avrebbero ricevuto il dono di poter vedere le vite (passate, presenti e future) di migliaia di vite umane destinate ad incarnarsi nei secoli e a giungere in India per conoscere il proprio destino. Questi trattati sono noti come Naadi Shastra e furono trasmessi oralmente per oltre 4000 anni, prima di essere trascritti su foglie di palma.

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Ingresso della biblioteca Mahal Saravasti

Oltre 1000 anni fa il re di Tanjore volle che le foglie Naadi fossero tradotte nell’antica lingua Tamil su nuove foglie, laddove il tempo di vita medio di questi manoscritti su palma è circa 500 anni prima che inizi il loro inarrestabile deterioramento. Questo lavoro fu estremamente complesso e lungo per gli astrologi induisti in quanto i testi risultarono poco comprensibili fino al 1930 quando un rinnovato interesse permise di finanziare e attuare studi approfonditi sui loro contenuti.

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Le predizioni furono scritte, e trascritte nei secoli, attraverso uno stiletto in metallo che produceva un leggero solco sulla foglia e successivamente preservate ponendovi sopra olio di pavone. Tra le principali biblioteche che conservano oggigiorno questo inestimabile patrimonio troviamo la biblioteca Mahal Saravasti di Tanjore. Le predizioni Naadi furono scritte sotto forma di commento e i loro contenuti sono una serie di manoscritti divisi per capitoli denominati le Kandams.

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Nei loro contenuti descrivono tutti gli aspetti della vita dell’uomo che ne fa richiesta di lettura come ad esempio la famiglia, il successo, la salute, etc. La lettura avviene principalmente nel Tempio di Vaitheeswarankoil, nei pressi di Chidambaram nel Tamil Nadu, dove la leggenda narra che Shiva si incarnò come vaidhya (medico) per curare i suoi devoti.


La lettura dei Naadi

L’unicità delle foglie del destino risiede non solo nella loro sconcertante corrispondenza con la vita di coloro che ne richiedono la lettura ma anche nel fatto che non sono indirizzate solamente al popolo indiano, non riguardano un solo paese o una sola nazione, ma l’intera umanità. La tradizione vuole che chiunque sia destinato a conoscere il proprio destino, si troverà in India in un momento preciso della sua vita per conoscere cosa il futuro gli riserverà e dopo aver trovato la propria foglia ne farà una vera e propria guida per la conoscenza di sé.

Il dono della lettura non è affidato a dei veggenti ma a dei lettori istruiti nel codificare i codici contenuti all’interno delle foglie.La lettura, in ogni istituto o biblioteca serio che ne offre il servizio, avviene previo appuntamento e parte con una cerimonia di apertura dell’archivio seguita da una serie di domande ai partecipanti e, ancor più importante, viene presa l’impronta digitale del pollice della mano destra per gli uomini mentre della sinistra per le donne. In questo modo sarà possibile poter trovare la foglia corrispondente all’individuo che ne ha fatto richiesta.

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La foglie sono catalogate in 108 categorie, la prima scrematura avviene subito grazie all’impronta. Una volta trovato il gruppo di appartenenza si inizia a cercare per esclusione la foglia giusta. Il lettore Naadi inizia a porre domande al soggetto in una cantilena quasi ipnotica, informandosi sulla sua vita. Le risposte sono manichee, un “si” o con un “no”, fino a quando non sarà trovata la giusta foglia contenente tutte le informazioni corrispondenti al soggetto. Questa operazione è solitamente molto lunga e in taluni casi può durare anche una giornata.


Non appena trovata la foglia, inizia un affascinante viaggio all’interno della propria vita, il lettore fornisce al richiedente una serie di informazioni estremamente specifiche, e non generiche, che quasi sempre corrispondono al vissuto del soggetto talvolta con dei livelli di dettaglio da lasciare senza parole. Secondo la tradizione l’acquisizione di queste informazioni permetterà all’individuo di poter comprendere la propria essenza, trasformarla, migliorarla!

Nell’epoca moderna, tendenzialmente strutturata su una visione manichea della vita, si sono quasi imposte due linee di pensiero che sovente diventano vere e proprie tendenze di vita. Troviamo chi percepisce in se stesso una responsabilità a progredire, migliorarsi, evolversi e rendersi artefice del proprio destino contrapposto a chi non cerca risposte, a chi si convince di non avere scelta, a chi si abbandona alla vita vivendola senza volere o sentire il bisogno di introdurre dei cambiamenti.
Le foglie di palma, non scevre indubbiamente da una fallibilità, forse non potranno dare a tutti coloro che le consulteranno delle risposte certe ma indubbiamente sembrano indicare un percorso, una strada da poter percorrere e intraprendere secondo nuove possibilità e in base al proprio libero arbitrio.
Enrico Baccarini© 2015


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