Firenze, a San Jacopo in Campo ritornano i Templari
di Enrico Baccarini© – Stamani siamo abbiamo avuto la possibilità di entrare dentro San Jacopo in Campo Corbolini, a Firenze, un chiesa oggi sconsacrata e parte di un complesso didattico privato per stranieri che affonda le sue radici al più lontano medioevo fiorentino. San Jacopo si trova in via Faenza e per quanto la sua facciata e i fregi interni mostrino una chiara presenza dell’Ordine Gerosolimitano la sua vera origine è templare.
Nel nostro recente I Templari in Toscana, scrivevamo:
Il 1206 è una data importante per la nostra materia di studio viene infatti consacrata la chiesa di San Jacopo in campo Corbolini in via Faenza, lo testimonia una lapide posta all‟interno dell‟edificio infissa sulla parete sinistra della facciata a fianco proprio della porta d‟ingresso. La cerimonia venne officiata da Giovanni vescovo di Firenze e da Ranieri, vescovo di Fiesole. La consacrazione avviene nel nome di numerosi santi fra cui San Jacopo Zebedeo e San Jacopo Alfeo e della “Lapidis” del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Assieme alla chiesa, fu realizzato anche successivamente uno “spedale” posto nei pressi della porta della cinta muraria, del quale non vi è ancora l‟esatto posizio-namento. Entrambi gli edifici apparterranno ai Cavalieri Templari anche se solo per breve tempo che ne faranno anche la loro Commenda, poi dopo i processi all‟Ordine, essa passerà agli Ospitalieri e successivamente ai Cavalieri di Malta.
Dopo secoli, la chiesa è tornata ad ospitare i suoi antichi artefici con una mostra organizzata dal Gruppo Archeologico Fiorentino presieduto dal coatore del libro Mario Pagni. Diciotto pannelli esplicativi guidano il visitatore in un percorso storico che tocca tutti gli aspetti principali della vita e degli scopi primari dell’Ordine stesso, dalla sua fondazione fino alle ingiuste accuse, ai processi e, (in taluni casi), alle condanne sul rogo dei suoi massimi esponenti non tralasciando i misteri che all’Ordine stesso si legarono.
Abbiamo fatto alcune foto per documentare la mostra
e non è mancato un riferimento da parte del Gruppo Archeologico Fiorentino alla nostra ipotesi sul possibile passaggio della Sacra Sindone da Firenze esposta in Sindone, Firenze e i misteri del Sacro Telo.
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