Nuove prove sull’esistenza dello Yeti, i russi ne sono certi al 95%
KEMEROVO, Russia — I russi insistono: lo Yeti esiste e abita sulle loro montagne.
Il primo ritrovamento nella zona risalirebbe al febbraio del 2009, quando un gruppo di cacciatori locali dichiararono di aver avvistato il mitico uomo delle nevi sul monte Shoriya. Lo descrissero come una creatura pelosa, delle fattezze umanoidi, alto tra il metro e mezzo e i due metri. Lo avevano individuato nei pressi dell’Azass Cave, vicino alla nota stazione sciistica siberiana dello Shregesh. A sostegno di quanto rivelato, avevano anche fornito una “prova”: la foto di un’impronta di una creatura non ben identificata, trovata all’interno della grotta.
Ma la prova non aveva convinto tutti, così ecco che a distanza di due anni, arrivano nuove testimonianze che confermerebbero l’esistenza dello Yeti sulle montagne della Siberia sud-occidentale. Il governo di Kemerovo nei mesi scorsi aveva affidato a un team di studiosi internazionali le ricerche: i risultati sono stati resi noti presso un meeting organizzato a Tashtagol, a cui hanno partecipato esperti statunitensi, cinesi ed europei.
“Durante una spedizione nella caverna di Azasskaya, i partecipanti hanno raccolte prove inconfutabili che dimostrano che le montagne Shoria sono abitate dallo yeti. – ha dichiarato l’amministrazione di Kemerovo in un comunicato stampa – Le sue tracce, possibili giacigli, e sono stati ritrovati diversi resti con cui lo Yeti ha marcato il suo territorio ”.
I ritrovamenti, secondo quanto annunciato dal governo di Kemerovo, saranno analizzati dagli scienziati in un laboratorio speciale. Al momento comunque sarebbero a tal punto rivelatori da provare al 95% l’esistenza dello Yeti.
Fonte – Montagna.tv, 11 ottobre 2011
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