Duty Gorn su Still magazine

Siamo lieti di riproporre l’intervista realizzata ad uno nostro amico artista milanese apparsa sul numero Aprile-Maggio della rivista Still Magazine.

E.B.

Duty Gorn, l’ arte tra legale e illegale


Alzi la mano chi non si è mai imbattuto in qualche murales, come fosse una tela gigante a stemperare il grigio della città. Guido Belloni aka Duty Gorn, giovane graphic designer e artista, esponente della street art milanese, inizia a dipingere nel ‘94, avviando la sua carriera come writer a livello europeo. La passione per l’arte adesso è diventata la sua professione: lavora su commissione a Roma, Zurigo, Amsterdam e Barcellona, si esprime in acrilico e tempera. Ma non solo: fonde la sua arte con l’abbigliamento e disegna su numerose t-shirt e felpe. Espone nei locali che si dedicano all’Art performance come il Killer Plastic, Hotel Enterprise e in alcuni spazi istituzionali come la Triennale. Nel 2005 si aggiudica il premio MIXX4ART, organizzato da Zero2 e Campari. Il suo tocco grafico è presente sulle riviste di moda,cosmetica e arte.• Quando hai capito che avresti scelto questa strada?
Avevo 14 anni e facevo il writer. Poi un mio amico mi ha insegnato le tecniche della pittura: nel ’95 la mia prima tela. Ho sperimentato sia l’arte legale sia l’arte illegale e sono diventato dipendente da questa passione. Ma non ho mai pensato potesse diventare un lavoro…

Pensi mai al pubblico che vedrà il tuo lavoro?
Vorrei che le persone capissero la mia tecnica e che chi considera la street art una disciplina “ignorante” vada oltre questo giudizio affrettato

• Definisci i tuoi quadri “pop optikal”: come mai la scelta di queste donne bellissime?
Mi piace dipingere ciò che è bello, qualcosa che custodisce un senso positivo. Ma non voglio parlare troppo nelle mie tele: la bellezza racconta molto di sé

• Nonostante la tua giovane età conti già diverse mostre ed esibizioni in Europa e alla biennale di New york. Quale di queste ti ha dato maggiori soddisfazioni?
New York e Vienna, in particolare. A New York sono molto meritocratici, ti danno fiducia: ho conosciuto Pietro Franesi, il direttore della Biennale di New York e mi ha dato la possibilità di esibirmi facendo guerrilla per strada. Approcciano i nuovi talenti in modo molto diretto: “sei bravo? Dimostracelo. Noi ti diamo la tua possibilità”

• Che tecnica usi per i tuoi lavori?
Definisco i miei quadri come un evoluzione,uso alcune lettere per rompere la monotonia, inverto i colori,faccio una fusione tra i contrasti, dipingo con acrilico e tempera. Uso la temper a per i colori chiari come l’azzurro il giallo o il bianco, ma per i più forti come il nero o il rosso uso l’acrilico: dà un risalto maggiore al lavoro

• Qual è la città Europea dove ti sei trovato meglio?
Helsinki. Lì la gente ha la mentalità aperta alle novità, è easy ed educata. In quella città avrò modo di fare una personale e di fare conoscenze interessanti con cui condividere progetti artistici

• Come hai scelto il tuo nome Duty Gorn?
La mia prima tag era Born. Un nome che amavo molto ma che ho modificato in Gorn per evitare che si confondesse con una crew omonima. Nel ’99 ho ho deciso di avere un secondo tag, “Duty”. Questo mi ha permesso una nuova evoluzione: Duty e Gorn sono due cose diverse”…

• Cosa ne pensi degli ostacoli che un artista che vuole emergere in una città come Milano?
Milano è una città difficile e competitiva, gli spazi d’arte sono ancora a pagamento, è necessario avere un buon background e puoi costruirtelo esponendo in continuazione. Credo che solo continuando a fare mostre e partecipazioni in giro si possa emergere

• Oggi non si fa altro che parlare di connubio tra arte e design, arte e moda. Secondo te è una caratteristica dell’arte doversi ibridare con altre discipline?
Credo che siano solo dei supporti per evolversi

• Se qualcuno fosse interessato a comprare i tuoi lavori a chi si deve rivolgere?
Basta andare sul mio sito www.dutygorn.com e lì si trovano i contatti del sales manager: sales@dutygorn.com

curated by
Francesca Franzoni.

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