La NASA presenta un batterio ‘alieno’!
La Nasa oggi ha annunciato una di quelle notizie che potrebbe rivoluzionare o riscrivere parte della biologia. La Nasa ha infatti annunciato in una conferenza stampa di aver scoperto una forma di vita che a livello molecolare e’ diversa da tutte le altre riscontrate sulla Terra. “Oggi vi vorrei presentare oggi il batterio GFAJ-1” queste le parole con cui Felisa Wofe Simon ha annunciato una delle più importanti scoperte degli ultimi decenni. Un microbo definito alieno, in grado di sopravvivere e riprodursi anche in condizioni estreme, e quindi non terrestri, prelevato nel lago Mono (in California), un lago estremamente tossico, perche’ con alte concentrazioni di arsenico.
La scoperta, sarà pubblicata in un articolo di Science, e’ stata presentata dagli astrobiologi dell’ Università dello stato dell’Arizona, guidati dalla giovane biochimica Felisa Wolfe-Simon, scelta come Ricercatrice della Nasa Astriobiolgy Research Fellow.
Il batterio utilizza per sopravvivere l’arsenico anzichè il di fosforo nel suo DNA. Fino ad oggi, si credeva che tutta la vita richiedesse il fosforo come “ossatura” e parte fondamentale per tenere insieme il DNA. La scoperta di un organismo che vive di arsenico (altamente velenoso) allarga la nostra conoscenza circa la possibilità di vita su altri pianeti, e chiede una riscrittura dei testi di biologia, cambiando la nostra comprensione di come la vita si è formata da suoi blocchi più elementari della struttura base. Wolfe-Simon è supportata dal ramo dell’ Esobiologia della NASA, dal Programma di Biologia Evoluzionistica (Es / Evo) e dall’ Istituto di Astrobiologia della Nasa. Tra gli obiettivi di questi programmi ci sono l’evoluzione dei geni, le vie metaboliche, e le specie microbiche sulla Terra al fine di comprendere il potenziale per la vita su altri mondi. La scoperta della Wolfe-Simon rappresenta l’eccezione che per la prima volta nella storia della biologia un organismo è stato trovato ad utilizzare un elemento diverso della struttura ementare di cui eravamo a conoscenza. Come già scritto,lo studio sarà pubblicato “Science Express” e successivamente sulla rivista Science.
Mi viene in mete qualche citazione di Paul Davies riportato in uno dei nostri articoli qualche tempo fa (qui), con questa frase:
….eppure più importante del messaggio, per Davies, è trovare dei segni chiari della loro esistenza, presente o passata: “Discariche nucleari sulla Terra o sulla Luna, attrezzatura abbandonata su qualche pianeta, tracce di ingegneria mineraria nel sistema solare, messaggi in bottiglia (tra virgolette) sotto forma di informazioni digitali cifrate all’interno del Dna di organismi terrestri, tracce di biotecnologie o nanomacchine antiche di 100 milioni di anni, sfere di Dyson…..
Paul Davies ci ha voluto anticipare qualcosa, o è solo una coincidenza?
Comunque vada, da quanto ci ha detto oggi la Nasa, la teoria della panspermia ha da oggi un alleato in più………..
Fonte – Centro Ufologico Ionico, articolo scritto da Walter Conidi, 3 dicembre 2010
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