Volto della Sindone: il modello in 3d con computer grafica
Vengo a sapere che a Marzo 2010 è uscito in Inghilterra (in Italia chissà quando..) un interessantissimo studio sulla Sindone fatto dallo studio Macbeth di New York di Ray Downing per uno speciale di History channel. Ho potuto vederlo in inglese (chissà quando sarà disponibile in italiano) e devo dire che sono rimasto sconcertato per tanti motivi, soprattutto per la serietà e la metodologia con cui è stato condotto. E il risultato è convincente.
In poche parole, considerando sempre l’immagine della Sindone come un database di informazioni telemetriche, con i nuovi algoritmi grafici sono riusciti a rimuovere il ‘rumore’ presente dovuto alla trama del tessuto, alle pieghe e macchie posteriori, insomma, hanno tolto gran parte dei segni del tempo.
Dopodichè hanno considerato le sue deformazioni presenti alla formazione dell’immagine ipotizzata da energia radiante (un telo che ricopre un viso non è piano ma segue le curve della testa) corrispondente ad una griglia deformata, e l’hanno usata per attuare una legge\equazione di trasformazione geometriche ‘matriciali’ dell’immagine sindonica, in questo modo hanno ‘corretto’ quest’ultima ricollocando il posizionamento spaziale dei dati quindi hanno potuto dividere quale informazione appartiene ad uno spessore e quale ad una larghezza. Ovvio che non si può sapere esattamente come fu posizionato il lino sul viso ma gli errori di deformazione non sono molto enormi considerando che le proporzioni dei teschi non cambiano molto. Un paio d’immagine per capire:
Il risultato a questa trasformazione puramente geometrica dei dati del Volto della Sindone è la seguente:
Come si può vedere benissimo, l’informazione contenuta nel telo con la logica considerazione della distorsione geometrica da il risultato di un volto di giuste proporzioni. Dunque si sta scoprendo che questa reliqua è un negativo tridimensionale…mi chiedo sempre come il geniale falsario del medioevo avrebbe mai potuto creare un negativo tridimensionale su un lino. Confido che il problema della datazione del C14 verrà risolto, è l’unica nota stonata di una complessa sinfonia di evidenze che stiamo scoprendo passo dopo passo con decenni di studi e il progredire della tecnologia che ci aiuta! Cmq procedendo con questo studio analogamente per tutto il telo si acquisita l’informazione 3d di tutto il corpo. Così si è potuto lavorare a un modello f.e.m. Per i dettagli mancanti inevitabilmente però c’è voluta l’abilità e come dire il tocco artistico di chi l’ha realizzato. Non si potrà mai ricostruire quello che non c’è, bisogna decidere in altri modi meno analitici ma di buon senso. Io ho trovato che hanno agito con cognizione di causa. Così si aggiunge il contributo della computer grafica seria.
Per apprezzare meglio ho fatto una screenshot del risultato finale del loro lavoro finito (ultime 3 foto del post) e lo sovrapposto all’immagine della Sindone. Dopo attraverso vari algoritmi grafici semplici e accessibili a tutti ho evidenziato un pò l’uno e un pò l’altro. Il risultato lo condivido con voi.
Fonte – Blog Shakespeare1982, 4 Luglio 2010
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