35 piramidi scoperte in una necropoli in Sudan
Almeno 35 piccole piramidi, e numerose tombe, sono state scoperte nel sito di Sedeinga, in Sudan. Risalgono a circa 2.000 anni fa, un periodo durante il quale fioriva il regno di Kush, apparentemente influenzato dall’architettura funeraria egizia.
Scoperte tra il 2009 e il 2012, i ricercatori sono rimasti sorpresi di quanto siano densamente concentrate le piramidi. Nella sola stagione del 2011, il team ha scoperto 13 piramidi in un’area di 500 metri quadrati.
A Sedeinga, dicono i ricercatori, la costruzione delle piramidi continuò per secoli. “La densità è enorme”, ha detto il ricercatore Vincent Francigny, direttore degli scavi. “Costruirono sempre più piramidi e dopo secoli cominciarono a riempire tutti gli spazi che erano ancora disponibili nella necropoli”.
Le più grandi piramidi scoperte sono larghe circa 7 metri alla base, mentre la più piccola – probabilmente costruita per la sepoltura di un bambino – misura soltanto 75 centimetri di lunghezza. Le parti superiori delle piramidi non sono più attaccate, ma Francigny sostiene che sarebbero state decorate con una punta di pietra raffigurante o un uccello o un fiore di loto sulla cima di un globo solare.
La costruzione di piramidi continuò fino a quando, alla fine, finì lo spazio: “Raggiunsero un punto in cui era così pieno di persone e tombe che dovettero riutilizzare le più antiche”, ha detto Francigny.
Curiosamente, queste piramidi hanno una sorta di cupola interna collegata agli angoli. Rimane un mistero il perché la gente di Sedeinga amasse questo design, visto che al di fuori della città se ne conosce solo un esempio simile. Tale struttura “non migliorava né la solidità né l’aspetto esterno del monumento”, scrivono i ricercatori.
Una scoperta fatta nel 2012 può però fornire un indizio. “Quello che abbiamo trovato è molto interessante”, ha detto Francigny. “Una tomba di un bambino coperta solo da una specie di cerchio, quasi completo, di mattoni”. È possibile, ha continuato, che quando si cominciarono a costruire le piramidi a Sedeinga venne mantenuta la tradizione locale di costruire cerchi.
Le tombe accanto alle piramidi sono state in gran parte saccheggiate, forse nell’antichità. I ricercatori hanno tuttavia trovato resti scheletrici e, in alcuni casi, manufatti.
Uno dei reperti più interessanti è stata una tavola da offerta che sembra rappresentare la dea Iside ed il dio Anubi e comprende l’iscrizione, scritta in lingua meroitica, dedicata a una donna di nome “Aba-la”, che potrebbe voler dire “nonna”.
L’iscrizione recita:
Oh Iside! Oh Osiride!
È Aba-la.
Falle bere molta acqua;
Falle mangiare molto pane;
Falle servire un buon pasto.
Fonte – Il Fatto Storico, LiveScience, 16 febbraio 2013
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